mercoledì 31 luglio 2013

Ciambelline ai cranberries

La ricetta l'ho presa dal libro "Biscotti di Natale" di Barbrara Torresan (lo so che siamo a Luglio!). Lo potete trovare qui. Viene venduto in un box di latta insieme a degli stampi natalizzi per biscotti, l'ho comprata lo scorso Natale e la consiglio vivamente. Ci sono sei tipi di stampi, ognuno con due dimensioni diverse, e 28 ricette per biscotti, molte sono tipiche del periodo natalizio ma ce ne sono alcune, come questa, che vanno bene per qualunque stagione.



Ho utilizzato le dosi consigliate nel libro, ho solo adoperato un diverso tipo di zucchero. La ricetta richiedeva lo zucchero a velo, poichè non ne avevo a sufficienza ho usato lo zucchero granulato. Sono comunque venuti buoni!

INGREDIENTI
250g di farina 00
125g di burro freddo
2 tuorli
100g di zucchero
scorza grattuggiata di un limone
50g di cranberries secchi (mirtilli rossi)

Per prima cosa ho tagliato il burro a pezzettini e grattuggiato la scorza del limone (usate limoni non trattati dal momento che dovete usare la scorza). In una terrina ho messo la farina, i tuorli, lo zucchero, il burro a pezzetti e la scorza di limone.
La ricetta dice di amalgamare gli ingredienti aiutandosi con un robot da cucina o una planetaria...siete liberissimi di farlo, ma ,dal momento che la grossa "difficoltà" della ricetta è quella di impastare il composto, mi sembra si perda un pò il concetto di "fatto in casa" usando un robot. Se decidete di impastare manualmente i biscotti cominciate con il pizzicare i pezzetti di burro finchè non si sono amalgamati al resto degli ingredienti. Cercate di usare le dita per impastare e non i palmi della mano (sono troppo caldi) e non lavorate troppo l'impasto.
Una volta che gli ingredienti si erano amalgamati ho aggiunto i cranberries e formato una palla. Ho avvolto l'impasto nella pellicola trasparente e l'ho lasciato riposare in frigo per circa un'ora.
Dopo un'ora ho steso l'impasto su una base infarinata aiutandomi con un mattarello, lo spessore della pasta era di circa 5mm (se le volete più "cicciotte" stendete l'impasto più spesso), ho tagliato le ciambelline e le ho posizionate su una teglia ricoperta con carta da forno.
Se avete un tagliabiscotti a forma di ciambella tagliate la pasta con quello. Se, come me, non avete un tagliabiscotti di quella forma potete usare un bicchiere per tagliare il diametro esterno e con un coltello ritagliare il foro centrale.
Ho cotto i biscotti per circa 10 minuti a 180°C (il forno deve essere già caldo, ovviamente). A cottura ultimata ho lasciato raffreddare i biscotti su una griglia.


Essendo un libro di biscotti di Natale si consiglia di appenderli all'albero usando un nastro colorato. Per una serie di ovvi motivi io non l'ho fatto (uno a caso: mi sembrava eccessivo montare l'albero di Natale per appenderci i biscotti) ma sicuramente il rosso rubino dei mirtilli si addice molto al Natale.

Se provate a farli ditemi come sono venuti!


lunedì 29 luglio 2013

Confettura di prugne & zenzero/cannella

Prima ricetta!
La mia idea iniziale era quella di fare la Streuselkuchen con le prugne. Poichè mi sono trovata a casa 5kg di prughe, invece che 1kg come avevo chiesto, ho optato per la confettura. Ho trovato la ricetta su GialloZafferano. Mi piacciono le spezie e mi piace usarle in cucina, così ho deciso di provare a fare questa confettura invece che quella classica con solo prugne. Ho modificato le dosi originali, 1kg di zucchero per ogni kg di frutta mi sembrava eccessivo dal momento che le prugne sono già di per sè molto dolci. Ho usato meno zenzero di quello consigliato dalla ricetta perchè, di nuovo, mi sembrava troppo.






INGREDIENTI

1kg di prugne denocciolate
500g di zucchero
10g (circa) di zenzero

Come prima cosa ho lavato e denocciolato le prugne. Ho messo poi le prugne in una pentola alta (consiglio: non riempite troppo la pentola altrimenti diventa complicato girare la frutta) ed ho aggiunto mezzo chilo di zucchero per ogni kg di frutta. Ho mescolato in modo che lo zucchero si amalgamasse uniformemente con la frutta. Ho messo la pentola sul fuoco e mescolato spesso. Allora, nelle ricette per fare le confetture normalmente dicono di cuocere per una quarantina di minuti la frutta con lo zucchero mescolando di tanto in tanto. No! Mescolate spesso! Ogni due-tre minuti, anche se il fuoco è basso. La prima volta che ho fatto una confettura ho mescolato "di tanto in tanto" e ho quasi buttato una pentola.
Quando la frutta ha cominciato ad ammorbidirsi (dopo circa venti minuti) ho aggiunto lo zenzero e mescolato il tutto. Dopo di che ho passato la frutta con il minipimer. Di norma uso un passaverdure, solo che non lo trovo più. Evitiamo domande a proposito perchè non ho la più pallida idea di come io riesca a perdere le cose in casa! Ho fatto cuocere ancora una mezz'oretta perchè si addensasse. Per testare quanto si fosse addensata la confettura ho fatto la prova del piattino.
Infine ho invasato la confettura ancora bollente, chiuso bene i barattoli e li ho messi capovolti dentro una borsa termica avvolti con degli asciugamani. Li ho lasciati riposare finchè non si sono completamente raffreddati.


Visto che adoro la cannella ho pensato di usare le prugne rimanenti per fare una confettura con la cannella al posto dello zenzero. Ho seguito lo stesso procedimento e usato le stesse dosi di frutta e zucchero. Per la cannella ho aumentato la dose ad un cucchiaino.









venerdì 26 luglio 2013

...no one is born a great cook, one learns by doing.

Salve web!
Mi chiamo Simona, ho 26 anni e sono laureata in biologia (leggi: disoccupata). Ho tante, troppe, passioni e sono pronta ad aggiungerne alla lista.
Il primo amore è la cucina. Ho cominciato ad apprendere i rudimenti di quest'arte da adolescente, niente di complicato, mi cimentavo in torte al cioccolato, torte di mele, crostate. Torta dopo torta ho capito che mi piaceva! Mi piaceva creare qualcosa, ma soprattutto, mi piaceva vedere i volti compiaciuti di chi assaggiava i miei dolci. No, non è vanità. Non ero felice perchè mi dicevano "Brava, è molto buono!" (oddio, non è che disprezzassi il complimento, per carità!), quello che mi spronava a continuare a cucinare era la consapevolezza che avevo allietato qualcuno. Perchè si, mangiare qualcosa di buono rende l'animo più leggero! Così ho continauto a sperimentare e lo sto facendo tutt'ora.
Passione numero due (e numero tre): la settima arte! Sono passata dal guardare un film al mese a guardarne uno ogni sera! Non chiedetemi come passasi le mie serate prima di quella notte. Non ho incontrato alieni o avuto visioni mistiche, molto più semplicemente sono andata a vedere un film al cinema (la mia vita è banale, lo so!). E non era neanche un capolavoro cinematografico. Il film in programmazione era "Mamma Mia!". Ero rimasta affascinata dal trailer, sembrava un film divertente e con tanta musica. Quando sono uscita dal cinema però non ho fatto altro che ripetere quanto "fosse brava Meryl Streep!". Era fatta! Persa per sempre nel mondo di celluloide e di Mrs. Streep.
Infine, la lettura. Leggo tanto e leggo tutto. Classici, (auto)biografie, manuali, saggi. Leggo abbastanza velocemente, soprattutto ora che sono a casa a girarmi i pollici, ma ho sempre una pila di libri da leggere improponibile.
Ecco, questa sono io a grandi linee.

Due parole sul blog. Non sono una fotografa professionista, quindi le mie foto non saranno perfette come quelle che si vedono su molti blog (e di cui sono moooolto gelosa). Non userò filtri vari, mai! Chiariamo, non ho niente contro i filtri o la manipolazione di immagini. Uso GIMP (perchè Photoshop costa!) e i filtri sul cellulare anche io, ma trovo che non abbia alcun senso usarli per fotografare del cibo. Quando fotografi una portata tutto sta nei colori, se li modifichi cade lo scopo. E' come fotografare un tramonto in bianco e nero! Inoltre trovo che non sia corretto nei confronti di chi cerca di rifare la ricetta che hai proposto, si ritrova a non avere un modello "veritiero" su cui basarsi. Spero sia chiaro il mio punto di vista.
Le ricette. Le mie fonti per nuove ricette sono, essenzialmente: libri, riviste, blog/web site e film. Cercherò sempre di citare la fonte, prima di tutto per correttezza e secondo per darvi modo di leggere la ricetta originale nel caso io abbia apportato modifiche.

Vi lascio con una frase che amo molto perchè riassume quello che è il mio approccio alla vita (quando me ne esco con queste frasi mi faccio paura da sola...).